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Può capitare di ritrovarsi con la propria auto in panne, magari anche mentre si è lontani da casa: cosa si può fare in questi casi? Ecco una piccola guida pratica per sapere come comportarsi e come segnalare la propria presenza in strada
INDICE
Cosa fare quando l’auto è in panne
Triangolo d’emergenza: come si usa?
Auto guasta: il soccorso stradale
Auto in panne: i campanelli d’allarme
Vacanze on the road, week-end di svago, gite fuori porta o semplicemente impegni che impongono l’uso di un’autovettura: gli inconvenienti, quando si viaggia in auto, possono essere molteplici. Ritrovarsi con l’auto in panne è sicuramente uno di questi!
Cosa bisogna fare, dunque? Quali sono i corretti comportamenti da seguire per evitare di peggiorare la situazione, ad esempio ostacolando la circolazione e mettendo in pericolo sé stessi e gli altri?
Scopriamolo insieme.
Cosa fare quando l’auto è in panne
In caso di auto guasta, è innanzitutto necessario mantenere la calma e non farsi prendere dal panico: guasti meccanici o malfunzionamenti difficilmente bloccano il veicolo di colpo. Se durante il tragitto si avverte un calo di potenza o si sentono rumori anomali, è bene provare a raggiungere il prima possibile la corsia di emergenza avendo cura di segnalare la propria direzione con gli indicatori di direzione, e controllare di avere la strada libera.
Se il motore si spegne all’improvviso è necessaria una grande prudenza: non bisogna arrestare il veicolo, ma sfruttare piuttosto l’inerzia residua per raggiungere la corsia di emergenza. Attenzione però: a motore spento lo sterzo risulta molto più pesante da manovrare in quanto il servosterzo idraulico smette di funzionare.
Una volta raggiunta la corsia di emergenza, o comunque dopo aver spostato l’auto in un punto in cui non rappresenta un ostacolo per pedoni e automobilisti, è decisamente sconsigliato armeggiare con il motore, soprattutto se sprovvisti del know-how necessario.
I passaggi corretti son dunque i seguenti:
– Attivare le quattro frecce tramite il tasto rosso solitamente posto al centro della plancia di ogni autovettura.
– Tirare il freno a mano.
– Prima di scendere dal veicolo, indossare il gilet ad alta visibilità secondo obbligo di legge.
– Non scendere dalla portiera del guidatore, ma utilizzare quella del passeggero in modo da tenerci il più lontano possibile dal veloce traffico autostradale.
– Recuperare il triangolo di emergenza, in genere alloggiato nel vano della ruota di scorta sotto al vano bagagli, montarlo e disporlo lungo la corsia di emergenza a 100 metri dal veicolo in panne.
– È anche consigliabile scavalcare il guardrail in modo da mettersi al sicuro da eventuali veicoli in arrivo.
– A questo punto usare il telefono cellulare per segnalare l’auto ferma per un guasto all’ACI o al soccorso stradale (le auto di ultima generazione, dispongono anche di un pulsante interno tramite il quale contattare immediatamente i soccorsi).
– Se non si dispone di un telefono cellulare, se la batteria è scarica o non abbiamo rete siamo costretti a camminare lungo la corsia di emergenza fino a raggiungere la più vicina colonnina di emergenza.
Triangolo d’emergenza: come si usa?
La risposta può sembrare scontata, ma non capita di rado di vedere automobilisti che, per segnalare la presenza di un’auto in panne in strada, utilizzano il triangolo d’emergenza in maniera sbagliata, e di conseguenza inutile. Si tratta di un dispositivo di fondamentale importanza per la sicurezza, la cui funzione è proprio quella di avvisare gli altri automobilisti di un potenziale pericolo in strada.
Ma cosa dice il Codice della Strada, in merito?
L’articolo 162 del Codice della Strada, che disciplina l’utilizzo del triangolo, dice che “deve essere posto ad almeno 50 metri dal veicolo fermo ed essere visibile ad almeno 100 metri di distanza”. Ma attenzione: è importantissimo ricordarsi di rimuoverlo non appena l’auto viene prelevata dal soccorso stradale (oppure in caso riesca a ripartire). Se la visibilità in strada dovesse essere limitata, in caso di nebbia, pioggia, neve o durante le ore notturne, è bene ricordare di tenere sempre accese le luci di posizione.
Auto guasta: il soccorso stradale
Dopo aver indossato il giubbetto catarifrangente, acceso le quattro frecce e posizionato in maniera corretta il triangolo di emergenza, se il guasto non è risolvibile in autonomia allora diventa necessario rivolgersi ai professionisti. Prima di chiamare carri attrezzi a pagamento, è bene ricordare che il servizio di rimorchio potrebbe essere compreso nella polizza della vostra assicurazione. Se non siete sicuri, è comunque consigliabile verificare presso la vostra assicurazione (il servizio è comunque fornito anche in caso di auto in garanzia).
Bisognerà inoltre mettere in sicurezza gli eventuali passeggeri che sono in auto, i quali dovrebbero scendere dalla vettura e raggiungere un autogrill o comunque l’area di servizio più vicina.
Se la zona in cui si è fermata l’auto ne è sprovvista, bisogna in ogni caso far in modo che queste persone stiano al riparo, lontane dalla strada, conducente compreso: così da attendere tutti il soccorso stradale in totale sicurezza.
In caso ci si ritrovi costretti a lasciare l’auto guasta parcheggiata in divieto di sosta o in un parcheggio a pagamento, è necessario lasciare un foglio scritto nel cruscotto: è fondamentale anche cercare di documentare lo stato d’emergenza quanto possibile, anche tramite filmati con il cellulare. Questa operazione diventa importante perché, in caso di multa, si potrà richiederne l’annullamento citando le cause di forza maggiore. Si tratta di una procedura elaborata, ma che farà risparmiare cifre anche significative.
E se manca la benzina?
Le cause di un’auto in panne possono essere le più svariate, ma il primo sospetto cade di solito sul sistema di alimentazione del carburante. Se ad esempio l’auto produce rumore ma rifiuta di partire, è possibile che il serbatoio sia vuoto. Nel caso l’indicatore mostri la presenza del carburante, potrebbe essersi bloccato il galleggiante del serbatoio. È possibile controllarlo: basta aggiungere un po’ di carburante nel serbatoio e provare ad avviare nuovamente l’auto (è consigliabile, infatti, anche tenere una tanica vuota per la benzina in auto, da utilizzare in caso di necessità). Potrebbe però volerci un po’, poiché l’impianto dell’alimentazione del carburante completamente vuoto deve prima essere ventilato.
Se il serbatoio poi si svuota troppo velocemente, è bene controllare la presenza dell’odore di petrolio: è infatti probabile che il tubo del carburante sia danneggiato e perda benzina. Un’ulteriore causa potrebbe essere, infine, il malfunzionamento della pompa del carburante.
Per comprendere l'origine del guasto un’indicazione è di controllare le spie accese sul cruscotto (link a: Come riconoscere le spie e i simboli della propria auto). Se non si riesce a far ripartire l’auto in autonomia, a quel punto è necessario chiamare i soccorsi.
I campanelli d’allarme
Ci sono dei campanelli d’allarme che segnalano in “anteprima” eventuali malfunzionamenti dell’auto e che possono prevenire un’auto in panne? Certo che sì!
Avete mai visualizzato sul quadro del cruscotto una spia colorata di avaria motore (link a “spie e simboli auto”)? Bene, questo può segnalare un malfunzionamento di tutto il meccanismo…ma anche un semplice problema di elettronica.
In ogni caso, se la spia accesa è di colore rosso, bisogna fermare l’auto e chiamare il carro attrezzi. Se invece la spia è gialla, proseguire fino al punto di assistenza più vicino.
Un’ altra causa di auto in panne, è la spia dell’olio.
È dunque consigliabile – e anche raccomandato - non sottovalutare né ignorare mai i “messaggi” che ci invia l’auto, ma non solo: risulta fondamentale anche una manutenzione frequente del nostro veicolo.
Potrà sembrare ovvio, ma un veicolo in perfetta efficienza è il miglior modo per tenersi lontano da malfunzionamenti e guasti gravi. Effettuare i tagliandi presso un’officina autorizzata e non trascurare mai l’accensione di una spia nel quadro strumenti sono “sani” comportamenti: se tutti lo facessero il numero delle auto ferme per un guasto risulterebbe drasticamente ridotto.
TIPS & TRICKS MOTRIO
DIAGNOSI ELETTRONICA
Oggi l'elettronica è coinvolta in molti aspetti del funzionamento di una vettura, ti sarà infatti capitato di vedere accese delle spie gialle o rosse nel cruscotto della tua auto.
La diagnosi elettronica è una parte importante per la manutenzione dell’auto; infatti, l'analisi computerizzata consentirà al meccanico di individuare esattamente il malfunzionamento su parti elettriche ed elettroniche del veicolo e di valutarne lo stato di salute e sicurezza.
Grazie a questa analisi, sarà possibile effettuare alcune operazioni come, ad esempio, la programmazione e mappatura della centralina al fine di ottimizzarne i consumi, la verifica
dei consumi di carburante, e la verifica del corretto funzionamento di spie e sensori.
Se pensi sia necessario effettuare una diagnosi elettronica alla tua auto, prendi appuntamento presso l’Officina MOTRIO più vicina a te, bastano pochi click!
Si è accesa una spia sul cruscotto della macchina e non hai idea di cosa voglia dire? Niente paura! Ecco una guida pratica e completa per riconoscere spie e simboli dell’auto.
Le nuove automobili si tengono al passo con i tempi ed i quadri delle spie sono sempre più ricchi di nuove funzioni che ci segnalano, oltre al corretto funzionamento del veicolo, se qualcosa non funziona come dovrebbe. Per questo è importante avere una conoscenza, almeno basilare, della tipologia di spie presenti nel quadro di accensione del veicolo.
L'accensione di una spia non va mai sottovalutata ma non deve essere motivo di spaventi; esse possono aiutarci ad individuare e risolvere immediatamente un eventuale problema, evitando di incorrere in danni più gravi .
Ecco, dunque, come riconoscere spie e simboli dell’automobile.
INDICE
Come riconoscere spie e simboli dell’auto: i colori
- Spie rosse
- Spie gialle o arancioni
- Spie verdi
- Spie blu
Spie auto: i colori della singola spia
Come riconoscere spie e simboli nell’auto: i colori
Le spie presenti nel quadro di accensione delle nostre automobili sono indicatori visivi che ci aiutano a verificare lo stato di funzionamento di determinati componenti (dalla corretta accensione delle luci alla quantità di benzina presente nel veicolo) e sono, pertanto, nostre fedeli alleate. Le spie possono essere di diverso colore (rosse, gialle o arancioni, verdi e blu) a seconda della gravità della situazione comunicata.
Spie rosse
Le spie rossa sono sicuramente gli indicatori più temuti da ogni automobilista: segnalano un pericolo imminente per la vettura e suggeriscono di arrestare immediatamente il veicolo. Solitamente, vista la gravità di tale segnalazione, esse sono accompagnate da un segnale acustico.
Spie gialle o arancioni
Le spie gialle o arancioni sono indicatrici di criticità a cui prestare attenzione ma sono meno gravi di quelle rosse. Solitamente segnalano un’anomalia o un malfunzionamento del veicolo, come ad esempio il raggiungimento della riserva di carburante o una pressione degli pneumatici non corretta.
Spie verdi
Quando sul quadro compare una spia verde non c’è da allarmarsi: questo colore segnala che una funzione risulta essere correttamente attiva. Alcune classiche indicazioni segnalate con queste spie si riferiscono all’accensione dei fari anabbaglianti o all’inserimento delle frecce direzionali.
Spie blu
Le spie blu sono indicatrici molto più rare rispetto alle altre e, solitamente, sono presenti nelle nostre autovetture per segnalare l’utilizzo di fari abbaglianti; più raramente, ma presente in alcuni modelli, la spia può segnalare una temperatura troppo bassa del motore.
Le spie più comuni nell’automobile: il significato specifico
Spia di arresto immediato: descritta con la dicitura STOP di colore rosso, se si presenta durante la marcia bisogna fermarsi immediatamente e contattare l’assistenza
Spia temperatura liquido di raffreddamento: se si presenta durante la marcia bisogna fermarsi immediatamente e controllare il livello del liquido di raffreddamento
Spia cintura di sicurezza anteriore: si accende se il pilota o il passeggero non hanno le cinture allacciate
Spia della batteria: se si presenta durante la marcia segnala che la batteria è scarica o, al contrario, che il sistema è troppo carico
Spia freno a mano: segnala che il freno di stazionamento è inserito
Spia portiere aperte: si accende nel caso una o più portiere risultassero aperte
Spia riserva carburante: se accesa segnala che il carburante sta per finire
Spia avaria motore o sistema antinquinamento: qualora dovesse lampeggiare, bisogna ridurre i giri del motore e contattare l’assistenza
Spia ABS: segnala un’avaria al dispositivo di antibloccaggio delle ruote
Spia preriscaldamento: presente nelle macchine diesel, si accende per segnalare il riscaldamento delle candelette per poi spegnersi entro pochi secondi
Spia airbag: se acceso bisogna rivolgersi all’assistenza in quanto è in corso un’avaria
Spia di controllo della stabilità: indica che il controllo della stabilità si è attivato a causa di una perdita di controllo del mezzo
Spia luci di posizione: segnala che le luci di posizione sono accese
Spia luci anabbaglianti: segnala che le luci anabbaglianti sono accese
Spia luci antinebbia anteriori: segnala che le luci fendinebbia sono accese
Spia luci antinebbia posteriori: segnala che le luci fendinebbia sono accese
Spie luci indicatrici di direzione: segnalano che le quattro frecce, o la destra o la sinistra, sono accese
Spia modalità ECO: si accende solo se si attiva la modalità. Il colore può variare in base alla casa produttrice della vettura
Spia luci abbaglianti: segnala che luci abbaglianti sono accese
Spia temperatura motore: la temperatura del motore è bassa. Bisogna evitare alti regimi e forti sollecitazioni
Riconoscere spie e simboli dell’auto, e di conseguenza anomalie ed eventuali malfunzionamenti in tempo, è di fondamentale importanza per la sicurezza di guidatore e passeggeri .
È necessario, a tal fine, che l’impianto elettrico della vettura funzioni correttamente: in caso contrario alcune spie potrebbero non segnalare anomalie che devono essere controllate, rendendo la vettura – e l’esperienza di guida - poco sicura.
TIPS & TRICKS MOTRIO
DIAGNOSI ELETTRONICA
Oggi l'elettronica è coinvolta in molti aspetti del funzionamento di una vettura, ti sarà infatti capitato di vedere accese delle spie e simboli dell’auto gialli o rossi nel cruscotto della tua auto.
La diagnosi elettronica è una parte importante per la manutenzione dell’auto; infatti, l'analisi computerizzata consentirà al meccanico di individuare esattamente il malfunzionamento su parti elettriche ed elettroniche del veicolo e di valutarne lo stato di salute e sicurezza.
Grazie a questa analisi, sarà possibile effettuare alcune operazioni come, ad esempio, la programmazione e mappatura della centralina al fine di ottimizzarne i consumi, la verifica dei consumi di carburante, e la verifica del corretto funzionamento di spie e sensori.
I NOSTRI CONSIGLI
Ti consigliamo di effettuare un controllo almeno una volta ogni due anni.
Alcuni segnali di malfunzionamento potrebbero essere:
· Accensione anomala delle spie
· Malfunzionamenti dei sensori
· Valori incoerenti nell’ autodiagnosi della vettura
Se pensi sia necessario effettuare una diagnosi elettronica alla tua auto, prendi appuntamento presso l’Officina MOTRIO più vicina a te, bastano pochi click!
Alcune delle notizie più interessanti sul mondo delle auto, riguarda proprio gli pneumatici: come può una gomma sostenere cento volte il suo peso senza scoppiare? Perché il battistrada ha quelle scanalature? Gli pneumatici sono sempre stati neri?
Ecco 8 curiosità sugli pneumatici che forse non conoscevi, e qualche trucco per farli durare più a lungo.
INDICE
8 curiosità sugli pneumatici da non perdere
- Cosa sorregge davvero l’auto?
- Gli pneumatici sono sempre stati neri?
- Perché il battistrada ha le scanalature?
- Come faccio a capire se il battistrada è consumato?
- Pneumatici e grammatica: si dice “il” o “lo” pneumatico?
- La gomma più grande del mondo
- Gomme d’artiglieria: nel 1900, non erano solo per i soldati
- Lego e pneumatici: ma cosa c’entra?
Manutenzione degli pneumatici: ecco come farli durare più a lungo
- Mantenere le gomme in buono stato
- Equilibratura delle gomme
- Valvole
- Scegliere le gomme giuste per la stagione
Cosa sorregge davvero l’auto?
La convinzione che siano le gomme in sé a reggere tutto il peso della nostra auto è errata: a sostenere il veicolo, in realtà, è l’aria che riempie gli pneumatici. Particolare di cui ci si accorge quando buchiamo una gomma: senza aria, il nostro pneumatico risulta totalmente inutile.
Gli pneumatici sono sempre stati neri?
Decisamente no. Ecco una delle 8 curiosità sugli pneumatici che probabilmente non conoscevi: all’inizio gli pneumatici venivano realizzati in gomma naturale, dal colore bianco. Materiale che tuttavia non garantiva una buona resistenza: si decise dunque di aggiungere, durante la lavorazione, nero di carbone (o nerofumo), pigmento costituito da particolari aggregati di atomi di carbonio ottenuto dalla combustione non completa di idrocarburi, così da migliorarne le prestazioni.
Utilizzato inizialmente solo per il battistrada, l’aspetto degli pneumatici interamente neri venne poi considerato più pulito ed elegante del doppio colore, così anche l’abbinata bianco-nero precedente fu sostituita con il total black.
Curiosità bonus: l’idea del nero giunse da Binney & Smith, fondatore di Crayola, azienda nota per i suoi pastelli colorati.
Perché il battistrada ha le scanalature?
Le scanalature servono ad aumentare l’attrito sull’asfalto, che influisce sull’accelerazione massima e sullo spazio di frenata. Anche la loro “trama” è importante: in condizioni di fondo bagnato, lo strato d’acqua che si forma fra le gomme e il terreno riduce nettamente l’aderenza, le scanalature servono dunque per far fluire lontano l’acqua che si accumula, evitando l’effetto aquaplaning.
Come faccio a capire se il battistrada è consumato?
Proprio attraverso le scanalature: utilizzando un calibro di profondità, che si infila nella scanalatura e ne legge i millimetri, possiamo verificare la profondità di scolpitura del battistrada, il cui limite legale è pari a 1,6 mm, misurabile in un punto qualsiasi del battistrada.
Pneumatici e grammatica: si dice “il” o “lo” pneumatico?
Delle 8 curiosità sugli pneumatici più interessanti, il seguente quesito non risulta per nulla banale: spesso le due forme sono state usate indifferentemente, ma regola vuole che davanti a gruppi consonantici, tra cui “PN” sia imposto l’uso del “LO”.
Non è tuttavia infrequente imbattersi negli articoli determinativi il (per il singolare) e i (per il plurale) al posto dei più corretti lo e gli.
Si tratta di un uso comune non solo nel linguaggio familiare, ma anche in quello giornalistico e nella narrativa. Gli articoli lo e gli sono ormai adoperati solo nei registri più sorvegliati e formali dell’italiano parlato e scritto. In ogni caso, entrambe le forme risultano corrette: insomma, a voi la scelta!
La gomma più grande del mondo
E se vi dicessimo che esiste una gomma enorme, che pesa 12 tonnellate, alta 243 metri, ci credereste?
No, non si tratta di una gomma per giganti, e non è neppure una bufala: il più grande pneumatico al mondo si trova ad Allen Park in Michigan, USA. Prende il nome di “Giant tire” per le sue “modeste” dimensioni, e fu presentata al pubblico come ruota panoramica alla World Fair del 1965.
Gomme d’artiglieria: nel 1900, non erano solo per i soldati
Avete capito bene: fino al secolo scorso, per i primi veicoli realizzati venivano utilizzate le cosiddette “ruote d’artiglieria”, che avevano lo stesso mozzo delle ruote dei cannoni. Gli pneumatici erano infatti totalmente fissati alla ruota, e non era possibile smontarli dal mozzo. Dettaglio che rendeva le sostituzioni dispendiose e a dir poco complicate!
Lego e pneumatici: ma cosa c’entra?
L’ultima delle 8 curiosità sugli pneumatici, è forse anche la più “strana”: di produttori mondiali di pneumatici sono tanti e spesso si tratta di nomi decisamente noti. In questa lunghissima lista, spicca tuttavia un nome conosciuto, ma non per questo tipo di prodotto: Lego, per l’appunto. L’azienda danese nota per i suoi mattoncini colorati, iniziò a realizzare pneumatici negli anni ’60, e nel tempo è riuscita persino a piazzarsi tra le prime aziende produttrici a livello mondiale!
Manutenzione degli pneumatici: ecco come farli durare più a lungo
Lego, pastelli colorati e gomme simili a cannoni a parte, come possiamo fare in modo che gli pneumatici durino più a lungo?
Quando sono stati prodotti i nostri pneumatici? Ogni quanti anni vanno sostituiti? Come ci accorgiamo se c’è un problema? Dove trovo il valore della pressione corretta per verificarne lo stato?
Queste sono alcune tra le domande che colgono impreparati anche alcuni tra gli automobilisti più navigati.
Le gomme sono un elemento fondamentale dell’auto, e dal loro stato dipende la sicurezza di guida, l’ammontare dei consumi e la prestazione del veicolo. Inoltre, in caso di battistrada particolarmente usurato, si rischia di andare incontro a sanzioni economiche e persino al sequestro dell’automobile.
Esistono alcuni controlli che si possono eseguire autonomamente: per capire l’età dello pneumatico, ad esempio, basta controllare l’indicazione della data di fabbricazione, sempre riportata sulla spalla della gomma, composta da quattro numeri. Le prime due cifre riportano la settimana e le seconde due l’anno di produzione (ad es.: 1417 significa prodotto durante la 14ª settimana del 2017).
Anche quelli della pressione degli pneumatici e dello spessore del battistrada, di cui abbiamo già parlato, sono controlli semplici, che ogni automobilista è in grado di eseguire da solo.
Per misurare il livello di usura, esiste poi un metodo davvero semplice: basta prendere una moneta da 1 euro per le gomme estive, e una da 2 euro per quelle invernali. In entrambi i casi la corona esterna non deve fuoriuscire dal profilo del battistrada.
Stesso check rapido, può essere fatto osservando le tacche annegate nella scanalatura. Osservare le gomme di tanto in tanto vi permetterà di scorgere eventuali anomalie come tagli o bozzi causati da buche a spigolo vivo o dall’impatto contro il marciapiede durante le manovre. In casi del genere, la sostituzione degli pneumatici (due per asse) sarà l’unica soluzione consigliata.
Ad ogni modo, limitare l’usura degli pneumatici è possibile. Come? Attraverso manutenzione e controlli frequenti.
E soprattutto, seguendo alcuni consigli furbi: vediamo insieme quali.
Mantenere le gomme in buono stato
Un controllo, anche solo visivo, della propria auto, come abbiamo constatato può bastare ad evidenziare alcune criticità. In primo luogo, la pressione delle gomme: una pressione inferiore alla norma, oltre ad aumentare nettamente i consumi e ad accelerare il processo di usura delle gomme, mette a repentaglio la sicurezza di chi viaggia. È necessario anche controllare, con l’aiuto di un esperto, che la marcia sia ben equilibrata per evitare di sforzare eccessivamente uno dei quattro pneumatici. È fortemente consigliato, a tal proposito, invertire periodicamente le gomme, così da contenere l’usura del battistrada.
Anche lo stile di guida è importante: brusche frenate, velocità eccessive, curve e rotonde affrontate ad alta velocità, accelerate poco calibrate usurano velocemente le gomme.
Valvole
Insieme alle gomme, è fondamentale far sostituire anche le valvole di chiusura. Queste ultime, nel corso della marcia, sono sottoposte a sollecitazioni significative che possono causarne, sul lungo periodo, il malfunzionamento. Per evitare inconvenienti, è opportuno verificare ciclicamente il loro stato di conservazione.
Convergenza delle gomme
L’equilibratura delle gomme deve essere verificata con una periodicità di almeno 10.000 km in caso di utilizzo normale del mezzo, ogni 5.000 km con le automobili sportive. Un primo controllo della convergenza delle ruote può essere tra l’altro effettuato in totale autonomia: basta allontanare le mani dal volante e percorrere poche decine di metri su percorso lineare e pianeggiante, controllando che la traiettoria seguita dal veicolo sia rettilinea. In caso contrario, è opportuno rivolgersi quanto prima ad uno specialista.
Scegliere le gomme giuste per la stagione
Utilizzare le gomme invernali in estate, aumenta esponenzialmente i consumi dell’auto e può comportare un’usura più rapida del battistrada: ecco perché bisogna scegliere le gomme adatte alla stagione in corso. In linea di massima, il consiglio è quello cambiarle due volte l’anno. Se ciò non è possibile, esiste l’utile compromesso degli pneumatici 4 stagioni.
Anche l’utilizzo di gomme estive in inverno espone a grandi rischi, poiché l’aderenza potrebbe risultare troppo bassa. Inoltre, uno pneumatico estivo usato in climi gelidi rischia di danneggiarsi molto velocemente. La mescola delle gomme estive sottoposta a basse temperature diventa infatti molto rigida e questo non solo diminuisce il grip, ma espone anche i tasselli del battistrada al rischio di lacerazioni e sfaldamenti.
In casi del genere, potrebbe decadere persino la garanzia: si configurerebbe infatti un uso improprio, e questo può provocare la non copertura dei danni. Potrebbero dunque verificarsi danni al battistrada anche se non si è in presenza di neve: basterebbe infatti semplicemente una temperatura molto bassa.
La perdita di aderenza, infine, è ovviamente considerevole in condizioni di neve ma anche solo di pioggia, situazioni che potrebbero causare incidenti stradali.
Insomma, le gomme sono un elemento davvero fondamentale per la guida e dovrebbero essere controllate, e curate, con costanza.
TIPS & TRICKS MOTRIO
PNEUMATICI
Gli pneumatici giocano un ruolo fondamentale per la tua sicurezza durante la guida poiché sono l’unico elemento di contatto tra il veicolo e la strada. Questi si deteriorano con il passare del tempo e dei chilometri percorsi nonché dalle condizioni della strada e dallo stile di guida di ogni automobilista.
I NOSTRI CONSIGLI
I due aspetti da monitorare periodicamente sono la pressione di gonfiaggio e lo spessore del battistrada, il cui minimo legale per gli pneumatici delle automobili in Europa è di 1.6 mm.
Se usi spesso la tua vettura, soprattutto in città dove è più facile consumare il battistrada, recati presso una delle nostre Officine MOTRIO, i nostri tecnici effettueranno una ispezione visiva dei tuoi pneumatici e controlleranno la profondità del battistrada. Per mantenere uno pneumatico in sicurezza bisogna sostituirlo ogni 40.000km o ogni 5 anni.
Il nuovo pneumatico Fairway MOTRIO è prodotto in Europa, permette una guida sicura in tutte le condizioni climatiche ed è prodotto nelle tre versioni:
Estivo - Invernale - All season
Caratteristiche principali:
· 51 referenze disponibili
· Eco-sostenibile: basso consumo di carburante e bassa resistenza al rotolamento
· Dimensioni da 13 a 20 pollici
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Viaggiare in auto può esser sempre potenzialmente pericoloso: i pericoli sono costantemente dietro l’angolo; è dunque necessario essere prudenti, sempre all’erta e prestare la massima attenzione in ogni momento. Certo, a volte questo non basta: evitare di rimanere coinvolti in sinistri stradali è forse impossibile. Tuttavia, ridurre il numero in maniera drastica si può. Come? Seguendo alcune semplici regole e soprattutto conoscendo le cause più frequenti di incidenti in auto.
INDICE
Le cause più frequenti degli incidenti in auto
- Uso dello smartphone alla guida
- Colpo di sonno
- Alcol e droghe
- Velocità elevate
- Condizioni climatiche
- Auto non sicura
Le cause più frequenti degli incidenti in automobile
Quali sono le situazioni più frequenti che possono portare ad essere coinvolti in sinistri stradali? Ne abbiamo elencate alcune tra le più comuni.
Uso dello smartphone alla guida
Sapevate che stare tre secondi in auto con il cellulare davanti mentre si viaggia a 130 km orari equivale a percorrere circa cento metri con gli occhi bendati?
Proprio così. Inutile specificare che la causa principale di incidenti in auto, infatti, è proprio l’utilizzo dello smartphone. È infatti fin troppo frequente trovare persone distratte al volante a causa del cellulare: occhi sullo schermo e poco attenti alla strada, una mano occupata a tenere il dispositivo, concentrazione alla guida decisamente limitata. Purtroppo, la tentazione di guardare il cellulare, magari per controllare i messaggi o rispondere ad una chiamata anche se non si hanno le cuffie, è una delle cause più frequenti di incidenti al volante (ma anche di sanzioni spesso pesanti, e della conseguente decurtazione dei punti sulla patente).
Colpo di sonno!
Uno dei nemici più subdoli dell’automobilista è il colpo di sonno, che colpisce improvvisamente e con conseguenze spesso anche gravissime. Sono tante le persone che scelgono di mettersi al volante senza aver riposato a sufficienza, o magari dopo un pasto particolarmente pesante: ciò causa ogni giorno numerosissimi incidenti in auto. Il consiglio è ovviamente quello di guidare sempre con un’alta soglia d’attenzione. Fare poi, soprattutto durante lunghi tragitti, pause frequenti per rinfrescarsi e per riposare.
Alcol e droghe
L’uso – e l’abuso – di alcol o di sostanze stupefacenti, è ancora oggi una delle cause più frequenti di incidenti in automobile: entrambi possono infatti compromettere la lucidità di chi guida, anche in modo sensibile. È per questo motivo che negli ultimi anni i controlli sono stati intensificati e le sanzioni sono diventate molto più severe per chi guida in stato alterato. Nonostante questo, però, alcol e droghe continuano ad essere una delle principali cause di sinistri stradali, spesso mortali.
Velocità elevate
Correre in auto, superando i limiti di velocità imposti dalla legge, comporta l’aumento degli spazi di frenata e, di conseguenza, rende molto più difficile mantenere il controllo della propria vettura. Inoltre, procedendo a velocità elevata, si rischia di non avere il tempo utile per evitare eventuali ostacoli che potrebbero presentarsi in strada. Il danno, in questi casi, arriva anche al portafoglio: le sanzioni, infatti, possono essere davvero pesanti.
Condizioni climatiche
Capita spesso che il meteo non sia amico dell’automobilista ma piuttosto un’insidia, e causa di gravi incidenti in auto. Per questo possono tornare utili alcuni trucchi furbi di manutenzione. Nebbia, pioggia, vento eccessivo, neve e strade ghiacciate sono potenzialmente pericolosi per chi si trova in un’automobile. In questi casi è necessario procedere con la massima prudenza, e persino fermarsi ove necessario: può capitare infatti che la visibilità sia seriamente compromessa in situazioni di condizioni climatiche avverse, inoltre cambiano spazi e tempi di frenata, e può essere difficile mantenere il completo controllo dell’auto.
Auto non sicura
Gli incidenti in auto sono spesso causati anche da un veicolo tenuto in condizioni di efficienza precaria. Gomme usurate, freni consumati, malfunzionamenti non rilevati possono rivelarsi un enorme problema, oltre che un grande pericolo. Per questo motivo è fondamentale rivolgersi ad uno specialista per effettuare un controllo approfondito non appena si verificano dubbi, e in ogni caso rispettare sempre le scadenze relative alla manutenzione periodica della propria auto.
TIPS & TRICKS MOTRIO
Effettuare la manutenzione regolare della propria auto è sempre consigliato, in questo modo, oltre ad essere certi di avere una vettura perfettamente efficiente e sicura, si potrà prolungare la vita dell'auto nel tempo.
Le Officine MOTRIO effettuano la manutenzione sul 100% del parco auto circolante. Nelle nostre Officine troverai anche l’Olio a marchio MOTRIO per vetture utilitarie e veicoli commerciali leggeri, per le ultime generazioni di motori diesel e benzina compresi quelli dotati di filtro antiparticolato e vetture con sistema di iniezione diretto o indiretto.
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Vetri appannati, neve, fari sporchi, strade allagate: sono molteplici gli inconvenienti che possono capitare mentre ci troviamo alla guida della nostra auto. Sapere come comportarsi in certe occasioni, quali accorgimenti ed escamotage utilizzare, persino conoscere alcune curiosità sull’auto, spesso può davvero fare la differenza.
Ecco, quindi, trucchi, curiosità sull’auto e qualche dritta furba e poco conosciuta per aiutare a minimizzare lo stress, ridurre le spese e rendere più piacevole la vostra esperienza alla guida.
INDICE
Curiosità sull’auto: neve e gelo: cosa fare?
Curiosità sull’auto: alluvioni, come le si affronta?
Dritte poco conosciute sapone dei piatti sui vetri dell’auto…
…e dentifricio sui fari!
Curiosità sull’auto: come rimuovere graffi o crepe sul parabrezza da soli
Trucchi e curiosità sull’auto che forse non conoscevi
Curiosità sull’auto che ogni vero automobilista dovrebbe conoscere: neve e gelo, cosa fare?
Grandine, pioggia, vento e neve possono essere pericolosi anche per l’automobilista più esperto: bisogna saper affrontare questi imprevisti, per scongiurare il rischio di problemi e potenziali incidenti.
Il primo passo è senza dubbio controllare lo stato dei freni e dell’impianto elettrico, ma un ulteriore piccolo trucco per preservare la funzionalità dei tergicristalli c’è: basta tenerli sollevati quando l’auto è in sosta, così da evitare che neve o ghiaccio vi si accumulino sopra, congelando ed indurendo la gomma. Sarebbe opportuno, inoltre, evitare di azionare i tergicristalli coperti di neve senza averli prima ripuliti bene e regolare anche gli spruzzi.
Se poi la temperatura scende sotto lo zero, è consigliabile l’utilizzo di un antigelo per evitare che l’acqua destinata alla pulizia del parabrezza, quella presente nei tubicini e nelle vaschette, si gelino.
Una piccola curiosità sul mondo dell’auto da tenere bene a mente in questi casi: è utile parcheggiare sempre la vettura con il muso rivolto ad est, in modo che il sole, sorgendo, riscaldi il parabrezza dell’auto e sciolga prima la neve.
Infine, esistono accessori preziosi che ogni guidatore dovrebbe avere sempre in auto, ad esempio: guanti termici per montare le catene da neve, un raschietto per eliminare il ghiaccio dai vetri, una piccola pala per liberare, eventualmente, la strada dai cumuli di neve.
Curiosità sull’auto: alluvioni, come le si affronta?
Tra le curiosità sull’auto, le variazioni climatiche ricoprono un ruolo importante: negli ultimi anni, queste ultime hanno causato instabilità meteorologiche sempre più consistenti, soprattutto se parliamo delle piogge. Il rischio di alluvioni, specialmente in determinati luoghi, è diventato sempre più concreto. Mentre si è alla guida, è dunque fondamentale in questi casi mettere in pratica alcuni piccoli accorgimenti per la propria incolumità e quella di chi viaggia con noi.
Prima di tutto, se la strada è sommersa dall’acqua la prima cosa da fare è tornare indietro. Se questo non è possibile, occorre fermare l’auto e mettersi al sicuro.
È importante anche tenere l’autoradio sempre sintonizzato sulle info viabilità, evitare ponti e sottopassi, moderare la velocità e le improvvise frenate ed evitare i fenomeni di aquaplaning. Se poi il livello dell’acqua dovesse salire ulteriormente, è utile sbloccare le portiere e aprire i finestrini, così da poter agevolmente uscire dall’auto se necessario.
Anche avere il parabrezza appannato può rivelarsi molto rischioso, poiché non consente una perfetta visuale della strada. Per questo “inconveniente”, esiste un trucco molto semplice: basta riempire un calzino vecchio con lettiera per gatti pulita in quantità abbondante (si, avete capito bene!) e chiuderlo con un nodo; inserire poi il fagotto all’interno di un altro calzino, e chiudere anche questo. Bisogna infine posizionare il calzino sul cruscotto, in una posizione che non dia fastidio durante la guida, ed il parabrezza non si appannerà più.
Sapone dei piatti sui vetri dell’auto…
Tra le dritte poco conosciute più strane, c’è anche questa: il sapone per i piatti è utilissimo per ammorbidire ed eliminare lo sporco incrostato sui vetri e sul parabrezza. Ebbene sì: basta passarlo dove necessario con un panno e acqua tiepida, risciacquare e procedere con i normali prodotti antialoni.
…e dentifricio sui fari!
Inoltre, se non avete a disposizione prodotti specifici ed i vostri fari sono particolarmente sporchi (soprattutto a causa di depositi di grasso e moscerini), potete tranquillamente pulirli con dell’economico dentifricio. Come? Applicandolo sulla superficie con una spazzola morbida, lasciandolo agire per qualche minuto e poi risciacquando abbondantemente.
Curiosità sull’auto: come rimuovere graffi o crepe sul parabrezza da soli
Se si nota una crepa nel parabrezza, è bene ripararla prima che questa diventi più grande: un colpo, una buca, potrebbe inoltre rompere completamente il vetro. Il consiglio ovviamente è di contattare un esperto ma se invece la crepa è piccola esistono due piccoli trucchi fai-da-te: se la riga è piccola e sottile, si può utilizzare il dentifricio (ancora lui!) per rimuovere o almeno tamponare l’abrasione;
se invece la riga è un po’ più grande, si può utilizzare dello smalto per unghie trasparente: dopo aver pulito il vetro e averlo lasciato asciugare, basta stendere lo smalto lungo la crepa. Una volta asciutto, si prende un po’ di carta abrasiva fine e levigare le impurità.
Trucchi e curiosità sull’auto che forse non conoscevi
Tra le curiosità sul mondo dell’auto, un trucco particolarmente utile riguarda la profumazione dell’abitacolo: se non si vogliono utilizzare i classici deodoranti per auto, spesso troppo profumati e a volte persino fastidiosi, basta inserire delle salviette profumate nei soffioni dell’aria condizionata prima di accenderla. In pochi minuti la vostra auto sarà invasa da un fresco profumo.
Un’ultima, particolare, curiosità sull’auto: in caso di freddo estremo, una vettura lasciata all’aperto di notte è probabile si ritrovi al mattino ricoperta da un sottile strato di ghiaccio. Questo diventa un problema se il ghiaccio in questione blocca porte e meccanismo di chiusura centralizzata radiocomandata: ipotesi tutt’altro che improbabile sotto determinate temperature.
Una soluzione sarebbe aprire le porte inserendo la chiave, ma è possibile che anche questa operazione risulti problematica, se il ghiaccio è penetrato nel meccanismo. In questi casi, esiste un semplice trucco: spruzzare dell’alcool o del liquido igienizzante nella serratura e sulla chiave. L’alcool (presente anche negli spray e nei gel igienizzanti) ha la capacità di sciogliere infatti il ghiaccio in pochissimi istanti.
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